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SOSTENIBILITÀ SOCIALE E POLITICA DELLE PREVISIONI ECONOMICHE #Roma 6 giugno
X° RAPPORTO SULL’ECONOMIA ITALIANA
Mercoledì, 6 luglio 2016 – ore 10:00 -18:30
Roma, Via delle Coppelle 35
Istituto Luigi Sturzo – Palazzo Baldassini – Sala Perin del Vaga
Ore 16:30 Tavola rotonda
LA SOSTENIBILITÀ SOCIALE E POLITICA
DELLE PREVISIONI ECONOMICHE
Bruno COSTI, presidente Club dell’Economia
Nicola ANTONETTI, Presidente Istituto Luigi Sturzo
Giuseppe DE RITA, Censis
Fulco LANCHESTER, Università di Roma La Sapienza
Gianfranco PASQUINO, Professore Emerito di Scienza Politica, Università di Bologna
Piero SANSONETTI, Direttore Il Dubbio
La costruzione dello Stato
Lezione inaugurale del Laboratorio di Istituzioni Politiche
Quale sviluppo politico dopo lo Stato-Nazione?
nell’ambito del Master di Istituzioni parlamentari “Mario Galizia” per consulenti di Assemblea.
Presentazione di Fulco Lanchester
Lectio Magistralis La costruzione dello Stato di Gianfranco Pasquino
Mercoledì 11 marzo ore 15.30
Sala delle Lauree della Facoltà di Scienze Politiche, Università Sapienza
Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma
QUALE SVILUPPO POLITICO DOPO LO STATO-NAZIONE?
Laboratorio di istituzioni e politica
Sviluppo è cambiamento positivo. Quando i diritti dei cittadini sono protetti e promossi, quando la cultura, anche politica, dei cittadini è ampliata e valorizzata, quando il sistema politico risponde alle preferenze dei cittadini, che hanno il potere di fare circolare le élites, allora si ha sviluppo politico.
Lo Stato si costruisce principalmente intorno a due istituzioni: la burocrazia e il sistema giudiziario. Ma cosa accade quando lo Stato-nazione sembra perdere lo status di soggetto autonomo e responsabile capace di un’azione politica?
Come si trasformano politica e sviluppo quando l’orizzonte è transnazionale? L’Unione Europea è il più affascinante tentativo di costruzione di un sistema politico democratico sovranazionale: ma è in grado di garantire sviluppo politico?
Il fattore religioso nella Terza Ondata di Huntington riletto 25 anni dopo la caduta del Muro
Registrazione audio, a cura di Radio Radicale, dell’intervento pronunciato il 15 ottobre 2014 al convegno “Paolo VI, Il Concilio Vaticano II e la terza ondata democratica”. Roma, Università la Sapienza.
Ascolta IL FATTORE RELIGIOSO NELLA TERZA ONDATA DI HUNTINGTON RILETTO 25 ANNI DOPO LA CADUTA DEL MURO qui
http://www.radioradicale.it/swf/fp/flowplayer-3.2.7.swf?30207f&config=http://www.radioradicale.it/scheda/embedcfg/423529/2925293
Si ringrazia Radio radicale. Qui la registrazione integrale del convegno
Paolo VI, Il Concilio Vaticano II e la terza ondata democratica
Convegno
mercoledì 15 ottobre ore 15
Dipartimento di Scienze Politiche, Sala delle Lauree – Università la Sapienza
Piazzale Aldo Moro, 5 Roma
Introduce e presiede Fulco Lanchester, Direttore Dipartimento di Scienze Politiche
Relazione di Gianfranco Pasquino, Università di Bologna
Il fattore religioso nella Terza Ondata di Huntington riletto 25 anni dopo la caduta del Muro
Discussant: Oreste Massari, Università “La Sapienza”
Relazione di Marco Damilano, L’Espresso
Giovanni Battista Montini-Paolo VI e la Dc nella ricostruzione di Pietro Scoppola
Discussant: Umberto Gentiloni, Università “La Sapienza”
Relazione di Pamela Harris, John Cabot University
Gli influssi giuridici americani sulla libertà religiosa al Concilio Vaticano II e il discorso di Paolo VI all’Onu
Discussant Luca Diotallevi, Università di Roma 3
Relazione di Carlos Garcia de Andoin, Diocesi di Bilbao, Istituto di teologia e pastorale
Le conseguenze dell’opzione preferenziale per la democrazia del Concilio sulla transizione spagnola
Discussant Gianluca Passarelli, Università “La Sapienza”
Con Francesco si ritorna a Montini?
Confronto tra Gianfranco Brunelli, Il Regno, e Luigi Accattoli, Corriere della Sera
Conclusioni Stefano Ceccanti, Università “La Sapienza”.
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Traccia tematica della relazione Il fattore religioso nella Terza Ondata di Huntington riletto 25 anni dopo la caduta del Muro
Il libro di Samuel Huntington del 1993 su “La terza ondata democratica” (in particolare alle pagg. 951/08) segnala che essa è iniziata in Paesi cattolici (Spagna e Portogallo, poi Polonia e Ungheria, per non parlare di Cile, Brasile, Corea del Sud e Filippine) anche per influsso delle acquisizioni del Concilio Vaticano II (opzione preferenziale per la democrazia nella “Gaudium et Spes” e per la libertà religiosa nella “Dignitatis Humanae”). Gianfranco Pasquino, nell’Introduzione all’edizione italiana di due anni dopo, pur condividendo il giudizio, si chiede però se col nuovo pontificato e lo sviluppo concreto delle transizioni non ci sia stata una parziale regressione, una minore fiducia nella democrazie. Cosa dire a quasi vent’anni di distanza?