Nessuno ha la bacchetta magica per il problema epocale delle migrazioni, ma il Ministro Minniti ha il merito di avere preso decisioni e di assumersene la responsabilità. Se i campi in Libia sono luoghi orrendi, allora toccherà alle autorità libiche, sulle quali i governi europei dovranno fare le opportune pressioni, e alle ONG agire. Il contenimento dei flussi migratori è una premessa per la soluzione, seppure parziale e sempre temporanea, di un problema destinato a durare, sul quale è lecito avere opinioni diverse, nessuna definitiva e infallibile, senza invettive senza scomuniche.
Se per contenere i flussi ti metti d’accordo con i banditi che trasportavano i migranti con i barconi e gli dai un sacco di soldi e di armi perchè non li trasportino più, fai una cosa che produce l’effetto voluto ma che è moralmente condannabile. Una cosa è l’UE che paga il governo Erdogan, in modo trasparente. Altra e molto più schifosa cosa è dare i soldi non al governo libico ma a qualche banda di delinquenti, senza nessuna trasparenza. Tipica operazione da servizi segreti, con i quali Minniti è in confidenza. Dire delle condizioni dei campi che sono orrende ma non sono problemi nostri, aggiunge una connotazione immorale al commento benevolo su un’azione immorale. Che non significa che non sia efficace. Il mondo e la storia, però, sono pieni di soluzioni “efficaci”. Stavolta non mi è piaciuto, professore. Non me ne voglia.