L’apprendimento delle modalità con le quali funzionano le democrazie parlamentari continua. È lento poiché politici, giornalisti e studiosi partono da zero di conoscenze (e si meritano zero in pagella). I governi di coalizione, che sono la norma nelle democrazie parlamentari, mettono insieme programmi e visioni diverse che ricompongono in politiche pubbliche. Poi, di tanto in tanto, sottopongono a verifica, lo propone anche Conte, lo stato di attuazione. Nessun ritorno a vecchi riti. Solo il giusto e il necessario.