Home » Uncategorized » Così si dimette un buon “vecchio” Presidente

Così si dimette un buon “vecchio” Presidente

Con le improvvise e amareggiate dimissioni di Vasco Errani dalla Presidenza della Regione Emilia-Romagna esce di scena l’ultimo importante esponente dei bersaniani. Nella rete di rapporti definita “tortello magico” che ha appoggiato Bersani, la figura di Errani, per esperienza, solidità, sobria autorevolezza, potere istituzionale, costituiva un elemento centrale. Condannato in appello per un finanziamento regionale forse deliberato in maniera impropria ad una cooperativa fino a poco tempo prima presieduta da suo fratello, Errani ha preferito non attendere l’esito del ricorso in Cassazione. Se n’è andato prima dell’eventuale condanna definitiva, oppure assoluzione liberatoria, per non creare nessun problema all’istituzione, la Regione Emilia-Romagna, al governo della quale non avrebbe potuto operare con pienezza di poteri.
La sensibilità istituzionale e l’etica politica di Errani contrastano con la quasi totalità dei comportanti degli uomini politici italiani, compresi altri Presidenti di regione, ma anche con quelli di alcuni consiglieri regionali della stessa Emilia-Romagna inquisiti per il classico “inconveniente” di un non limpido (è un eufemismo) percorso di rimborsi alle loro molto poco giustificabili spese. Di più: Errani ha anche respinto gli inviti, sembra pressanti, certamente inquietanti e deplorevoli, a rimanere in carica in questo delicato periodo, che gli sono venuti dalla leadership nazionale del Partito Democratico, in questo caso, tutt’altro che veloce nel richiedere l’applicazione del codice etico. Poiché Errani ricopre anche la carica di Presidente della Conferenza Stato-Regioni, il suo ruolo, la sua competenza, le sue doti di equilibrio rischiano di venire meno proprio quando più servirebbero per giungere ad una riforma decente del Senato nel quale i Consiglieri regionali prossimi venturi dovrebbero ottenere compiti tutt’altro che irrilevanti.
Le conseguenze istituzionali e politiche delle dimissioni di Errani sono molte e tutte significative. Eletto dai cittadini, nessun Presidente di regione può essere sostituito senza una nuova consultazione elettorale. E’ teoricamente possibile per l’Emilia- Romagna essere ricompresa nella tornata elettorale prossima che riguarderà molte regioni a statuto ordinario che, contrariamente a Lazio e Lombardia, travolte da scandali, e dal Piemonte, rovesciata da brogli elettorali, andranno alle urne nella primavera del 2015. Altrimenti quella che è stata la più stabile e solida regione italiana, governata da Errani per quasi quindici anni, potrebbe subire l’onta del Commissariamento sulla brutta scia del comune di Bologna, commissariato dal febbraio 2010 per più di un anno. La cronica e deplorevole debolezza del centro-destra emiliano-romagnolo non è in grado di presentare nessuno sfidante politico decente, ma, proprio per questo, la corsa alla successione di Errani sembra già cominciata non proprio ottimamente.
La vecchia, ma sostanzialmente efficace e capace di buongoverno, nomenklatura emiliano-romagnola è già da qualche tempo saltata sul carro di Renzi e vi ha trovato comodo posto. Si stava posizionando per l’elezione del nuovo segretario regionale e adesso ha a disposizione anche la Presidenza della Regione. L’affollamento delle candidature è notevole. Qualcuno attende nomine e benedizioni, magari velocissime, dall’alto. Altri si posizionano senza troppo curarsi di formulare qualche proposta programmatica non soltanto nuova, ma migliore di quanto la “vecchia” politica ha fin qui fatto in una regione che rimane all’avanguardia. Non restano che le primarie, preferibilmente senza predesignati fra i renziani della seconda, della terza e… della penultima ora (della prima ora non ce ne sono proprio: nessuno volle rischiare nel 2012), aperte, trasparenti, competitive, per uscire dal pesante neo-conformismo renziano e inaugurare una fase davvero riformista. Sarebbe il modo migliore per riconoscere e valorizzare l’autonomia regionale e per dare impulso alla politica post-nomenklatura e post-rottamazione.

 

Pubblicato Agl 10 luglio 2014


Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: