In un mondo globale e globalmente capitalizzato per resistere e cambiare in meglio è indispensabile costruire rapporti solidi fra stati democratici. L’Unione Europea è, a tutt’oggi, nonostante i suoi inconvenienti, la soluzione che ha avuto maggiore successo.
Il capitalismo è insofferente delle regole quasi per definizione ma i paesi democratici sono sostanzialmente in grado di domare gli “istinti animali” del capitalismo.
Le diseguaglianze che derivano da una crescita impetuosa possono essere corrette con una politica di eguaglianza e di opportunità, favorendo i settori che sono rimasti indietro.
Stati ingiusti invece favoriscono le diseguaglianze che così diventano strutturali.