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Il ballottaggio è una ricchezza per gli elettori @DomaniGiornale

Anche quando il numero di elettori coinvolti è piuttosto piccolo, le consultazioni elettorali hanno sempre qualcosa da insegnare. Naturalmente, bisogna già possedere qualche conoscenza di base e non leggere gli esiti elettorali e politici con lenti offuscate da ideologie fatiscenti e da mire di tornaconti di beve particolaristico respiro. La prima lezione è molto facile da imparare: nelle elezioni, soprattutto in quelle comunali (e regionali) vince chi riesce a costruire la coalizione più larga e meno litigiosa e conflittuale possibile. Sappiamo anche da non poche esperienze straniere che una parte, anche ristretta, ma spesso decisiva, di elettorato si astiene dal votare persone, liste, partiti che portino nella coalizione conflitti che nuocerebbero alla capacità di governare dopo un’eventuale vittoria. La esplicita condivisione di intenti, e magri anche prove precedenti di lealtà, hanno positivi effetti di attrazione.  E, viceversa.

Quando il sistema elettorale utilizzato è maggioritario a doppio turno, il secondo turno essendo un ballottaggio fra le due candidature più votate, gli effetti di cu tenere conto sono molti. Se il menù offre una molteplicità di candidature, gli elettori sanno che debbono votare il candidato/a della loro area che ha maggiori possibilità di vittoria. I dirigenti accorti cercheranno di evitare la dispersione di voti, Quindi, il “campo” non deve soltanto essere “largo”, ma avere una squadra che gioca compatta. Con la variante di doppio turno che si chiama ballottaggio, molti elettori si troveranno privi della candidatura preferita fra le due rimaste in lizza: un problema, ma anche un’oppotrtunità.

Di recente, il centro-destra ha aperto il fuoco proprio contro il ballottaggio sostanzialmente perché, di solito più compatto, il loro schieramene ha spesso, ma non sappiamo in realtà quanto spesso, superato il 40 per cento al primo turno per venire poi sconfitto al secondo turno. Ovvio che hanno un problema politico che vogliono risolvere con un escamotage tecnico. Così facendo, però, dimostrano di non sapere apprezzare le molte virtù del ballottaggio (che valgono anche per le diverse varianti di doppi turni). In primo luogo, nel passaggio dal primo voto al voto per il ballottaggio, tutti i candidati, non solo i primi due, e i dirigenti di partito dovranno impegnarsi a fare circolare informazioni politiche aggiuntive e importanti. Ai candidati esclusi si chiederanno opinioni e endorsement che talvolta potrebbero preludere alla formazione di alleanze per il governo di quel comune.

   Quello che conta forse ancor più è che tutti gli elettori vedranno chiare le differenze e sapranno che al ballottaggio il loro voto può risultare decisivo. Insomma, il ballottaggio è un meccanismo importante per chi pensa che bisogna interessare, informare, convincere gli elettori, premiando coloro che partecipano. Lo è anche per i candidati. Se hanno fatto una buona campagna elettorale, i sindaci eletti, naturalmente chi più chi meno a seconda delle loro qualità, ma anche chi ha perso, avranno appreso molto sulle esigenze e sulle preferenze dell’elettorato. Saranno in grado di governare con maggiore cognizione di causa e di offrire risposte più soddisfacenti alla loro intera comunità. Ovvero, comunque, di venire criticati per le loro inadempienze.  

Il centro-sinistra ha alcune buone ragioni per rallegrarsi fin qui dell’esito e per proseguire con pazienza, ma senza esitazioni. Altre sfide stanno per arrivare. Il centro-destra non è imbattibile, a livello locale, poi, mostra più di qualche debolezza e talvolta fragile radicamento. Sono situazioni politiche alle quali non basta una, pur talvolta utile, risposta di ingegneria elettorale. Nell’ottica della auspicabile e indispensabile riforma della vigente legge elettorale, almeno una raccomandazione va fatta soprattutto da chi ritiene che il criterio dominante per valutare la bontà di qualsiasi legge elettorale è il potere degli elettori. Non pasticciate con il doppio turno.

Pubblicato il 28 maggio 2025 su Domani


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