L’anno 2017 sta per cominciare, ma il 2016 non ha intenzione di finire. L’ombra lunga di tre avvenimenti diversamente importanti inciderà non poco per tutto l’anno (e oltre). Né i britannici né l’Unione Europea sanno esattamente come venire a capo della Brexit. La transizione da impresario televisivo e palazzinaro a Presidente degli USA riguarda non soltanto Donald Trump, ma il mondo e i suoi molti problemi. L’apprendistato rischia di essere lungo, tormentato e pericoloso. Gli sconfitti del referendum costituzionale italiano non hanno riflettuto sulle loro drammatiche inadeguatezze e preparano non rimedi, ad esempio, una legge elettorale decente, ma vendette.
Auguri 2017 !
Se come semplici cittadini poco possiamo incidere a livello internazionale, possiamo invece molto incidere a livello interno.
E molti già pensano ai referendum promossi dalla FIOM-CGIL e al ritorno in campo dei Cittadini che hanno bocciato il ref costituzioale…
Ma perchè mai dovremmo limitarci a spendere questa straordinaria esperienza di partecipazione dei cittadini, che E’, infine, una Sovranità Popolare Realizzata, non solo enunciata, continuando a rincorrere le malefatte della casta coi referendum per cancellarle o correggerle?
Se davvero vogliamo che con l’anno nuovo “il caso incominci a trattar bene lei e me e tutti gli altri, e si principi la vita felice” (G. Leopardi), questa straordinaria esperienza di partecipazione dei cittadini, va investita in un progetto operativo che detti l’agenda dei lavori ad un Parlamento suddito e delegato, al quale, per la mediocrità che esprime, non possiamo lasciare il disegno del futuro del Paese, le cui migliori eccellenze sono state espulse dalle istituzione e costrette nelle piazze e nei teatri a cercare di mantenere in vita i valori costituzionali e la Costituzione stessa.
Eccellenze che si sono naturalmente ritrovate nel Comitato per la Democrazia Costituzionale, e proprio questa ragione costitutiva quasi impone ad esse un’attività propositiva, assertiva, piuttosto che un’attesa delle mediocrità promulgate inevitabilmente da un Parlamento mediocre, per poi intervenire ad emendarle.
A noi cittadini semplici, pare che la Costituzione consenta alla Sovranità Popolare questa necessaria ed episodica azione di democrazia diretta con l’esercizio degli artt 71 e 50, peraltro ben propedeutica alla presentazione alle prossime politiche di una Lista Civica Nazionale che porti perfettamente le insegne del CDC, per continuare dal Parlamento, luogo-istituzione da cui tutto discende, l’opera avviata sul territorio e consentire alla politica di rigenerarsi migliore con un po’ di sana astinenza dall’esercizio del potere.
Ma solo quando il rigore morale e culturale, le competenze e l’orientamento al bene comune dei componenti del CDC, avrà ben infisso paletti normativi tali che alla mediocrità sia impedito qualsiasi candidatura e accesso al Parlamento.
Paolo Barbieri