Le scaramucce verbali fra governo italiano e Commissione Europea, contro le quali si erano già espressi Mario Draghi e Sergio Mattarella, sono giunte a un punto di non ritorno. Il messaggio della Commissione è chiaro prima ancora che il DEF nella sua versione scritta, magari senza ritocchi di imprevedibili e implausibili “manine”, giunga a Bruxelles. Dalle parole di Salvini e Di Maio e, forse, persino di Conte, è chiaro che i vincoli di bilancio non sono stati rispettati. La Commissione boccerà la manovra e qualcuno, altre manine, italiane e no, dovranno riscriverla. Elementare, Watson, elementare.